Segnaliamo 2 bandi da prendere in considerazione i questo momento dalle piccole, medie e macro imprese.

In maniera riassuntiva, le caratteristiche e requisiti:

1. - CCIAA Firenze

BANDO: Ripartiamo con l’internazionalizzazione

TERMINI BANDO: 30 novembre 2021, salvo esaurimento fondi

BENEFICIARI: Micro o Piccole o Medie imprese con sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Firenze

INTERVENTI AMMESSI: Spese per lo sviluppo internazionale dell’impresa 

VALORE DEL PROGETTO: Contributi pari al 50% con un minimo di spesa di € 500,00.  

Qui per approfondimenti


2. - CCIAA Firenze

BANDO: Ripartiamo in digitale

TERMINI BANDO: 14 maggio 2021, salvo esaurimento fondi

BENEFICIARI: Micro, Piccole e Medie imprese con sede legale nella circoscrizione territoriale della CCIAA Firenze. 

INTERVENTI AMMESSI:

VALORE DEL PROGETTO: Erogazione voucher fino ad un massimo di 

€ 6.000 nella misura del 70% dell’importo complessivo delle spese ammesse ed effettivamente sostenute. Investimento minimo € 3.000. 

Qui per approfondimenti

APIT Italia a Roma davanti a Montecitorio il 6 Aprile per l’ultima tappa dell’ IOAPRO Tour.
Il 7 Aprile migliaia di imprenditori in tutta Italia apriranno le porte dei loro locali sfidando le restrizioni.

APIT Italia è presente a Roma il 6 Aprile per l’ultima tappa del #IOAPRO TOUR.


Nei giorni precedenti imprenditori ed autonomi di ogni categoria sono scesi nelle piazze di Napoli, Bologna , Palermo, per chiamare tutti gli imprenditori delusi dai DPCM e dalle istituzioni per un ultimo grido di protesta a Montecitorio, l’ultimo prima della disobbedienza civile, che avverrà il 7 Aprile in tutta Italia se questa volta non saranno date risposte concrete.


Il Presidente APIT Massimo Gervasi esprime l’esasperazione di milioni di italiani, i quali dopo un anno di perdite e sacrifici non vedono una fine dell’emergenza in tempi utili a salvare l’economia di questo Paese.
«Saremo tutti insieme per manifestare contro le chiusure e contro il Ministro Speranza che, di fatto, ha portato a fine vita il tessuto produttivo del nostro Paese, costituito dalle piccole imprese. 6 aprile, a Roma, a Montecitorio, APIT ITALIA, Mio Italia, Movimento Io Apro, La rete delle Partite Iva, PIN, Lo Sport è Salute, faranno massa critica e scenderanno in piazza, con l’obiettivo di coinvolgere anche gli imprenditori indecisi.
“Siamo allo stremo, dopo oltre un anno nulla è cambiato, ed abbiamo una pressione fiscale salita al 52% , mai così alta dal 2014, nel frattempo per il 2021 previsti rincari delle bollette superiore al 3%.
Poi, il giorno successivo, mercoledì 7 aprile, qualunque siano le decisioni del Governo centrale, ristoranti, bar, pub, pizzerie, palestre e piscine apriranno le porte dei loro locali. Lo ribadiamo tutti insieme: è una questione di sopravvivenza”.
APIT ITALIA ha sempre cercato di dare il suo apporto alle Istituzioni Regionali e Nazionali, contribuendo al processo legislativo con petizioni , incontri con le Commissioni e la costruzione di un canale di comunicazione efficiente e rapido, per sopperire al distacco enorme creatosi tra la Politica ed i Cittadini.
Morena Berneschi, Resp. Relazioni Istituzionali per APIT Italia si sofferma sulle (poche ) note positive degli ultimi mesi :

La strada è ancora lunga, cosi come la distanza tra il paese reale e le Istituzioni. Dobbiamo rendere atto alla Commissione del Senato di aver accolto delle nostre proposte come il sostegno per gli investimenti digitali delle aziende e di aver superato l’obsoleta divisione dei Codici ATECO, inadeguata alla situazione corrente.
Infine ringraziamo gli Onorevoli Francesco D’Ettore e Stefano Mugnai per aver inserito le proposte di APIT ITALIA nelle note consegnate a Brussels per il Next Generation Fund: Green Economy, detassazione, Web Tax dal 3 al 15%, digitalizzazione della PA, progetti per la formazione dei giovani . Speriamo sia l’inizio di un nuovo corso
.”

Il Segretario Nazionale Raffaele Saviano fatica a nascondere il disappunto per i recenti provvedimenti del Governo, compreso il Decreto Sostegni.

Dire ad alta voce 11 Miliardi di Euro dati alle imprese suona bene, ma quando sei consapevole che le imprese italiane hanno perso oltre 420 Miliardi di Euro nel 2020 mi rendo conto del valore simbolico del provvedimento, soprattutto se è intese solo per una tranche di indennizzo! Alla fine riusciremo a recuperare solo il 5% . Abbiamo sentito la proposta di un ulteriore scostamento di 20 Miliardi di Euro per coprire i prossimi mesi, mi sembra una proposta sensata, ma che siano indennizzi senza paletti impossibili a rispettare, come ad esempio il pagamento del Durc, impossibile perl e aziende oggi.
E gli oneri fiscali dei mesi successivi? Gli affitti? Il 30 Giugno scatterà lo sblocco dei licenziamenti ed a quel punto avremo ancora più famiglie e giovani in difficoltà.
Noi siamo imprenditori, vogliamo lavorare, fornire servizi, produrre reddito per noi, i nostri dipendenti e le nostre famiglie. Non ci servono aiuti casuali, ma una strategia chiara e finalizzata alle riaperture graduali di tutte le attività, così come sta accadendo negli altri Paesi
.”

Dall'intervista al Presidente Massimo Gervasi che puoi leggere qui nel testo integrale, mettiamo in evidenza le ragioni dello sciopero del 10 marzo a Roma.

Il 10 marzo, data scelta per lo sciopero della Galassia  delle Partite IVA  non è stata scelto a caso: è passato un anno esatto dal primo lock-down: un anno di incognite e di sconfitte sanitarie ed economiche.  Inizialmente per noi tutti ed in particolar modo per le nostre Istituzioni tutto è avvenuto in un modo alquanto “imprevisto” (lo stesso Ministero della Sanità era incredibilmente impreparato ad una simile Pandemia), oggi però, a distanza di tanto tempo, laddove tutto è oramai “previsto”, siamo ancora al punto zero, ma più deboli ed impreparati di prima.

Molte categorie, non solo le piccole e nano imprese sono state discriminatamente e duramente sacrificate dal sistema. Centinaia di migliaia di imprese oggi sono fallite non per colpa del virus, ma per le scelte sbagliate di chi ci governa.

Il 10 marzo diremo Basta. Anzi lo urleremo perché pare che nessuno ci abbia mai voluto  sentire. Basta essere considerati il bancomat di uno Stato che in questo frangente si è dimostrato sprecone, disorganizzato e incapace.

Sarà principalmente uno sciopero fiscale: se tu mi chiudi io non ti pago. 

Al Governo chiediamo per prima cosa un mea culpa: nessuno ha pagato per evidenti errori di valutazione; le conseguenze sono sempre toccate a noi del mondo del privato.

Non cerchiamo assistenzialismo, vogliamo garanzie.

Serve una Riforma vera del sistema fiscale. Servono garanzie sul creditosui futuri investimenti.

Le imprese sono pronte ad investire sul cambiamento ma le banche non accettano di rischiare dopo tanta incertezza.

Sarebbe importante che parte del Recovery Plan che io preferisco chiamare con il suo nome “Next Generation” fosse dedicato alle garanzie di Stato sugli investimenti del privato.  

Serve diminuire enormemente il costo del lavoro.

Serve investire sui giovani, sull’istruzione e sulla formazione. Servono più controlli sugli sprechi pubblici: la magistratura contabile e l'Autorità Anticorruzione che fine hanno fatto?

Occorre riformare il sistema di controllo fiscale: le Agenzie delle Entrate sono molto spesso colpevoli e causa del fallimento di centinaia di migliaia di imprese con richieste di interessi illegittimi su sanzioni e soprattutto accertamenti fantasma su aziende sane.

Per scoprire poi che i funzionari dell’ADE ricevono bonus sugli accertamenti. 

In conclusione: serve controllare il controllore.

Il documento presenta una relazione su Finanziamenti Europei per PMI, Giovani, Associazioni, Enti Pubblici, Scuola, Università.

Molti sono gli ambiti toccati dal documento: ambienti, cambiamenti climatici, cultura, imprese, giustizia, media e nuove tecnologie.

Da mettere in evidenza le opportunità offerte ai giovani e la menzione di bandi e incentivi delle Regioni.

Di grande interesse anche l'elenco dei possibili tirocini presso la Corte dei Conti o presso il Comitato delle Regioni.

Export: da SIMEST due nuovi strumenti agevolati per le PMI italiane

Al via il “Contributo su Leasing all’Esportazione” e il “Contributo su Lettere di Credito Export” per sostenere aziende e società di leasing nazionali che operano con l’estero

Roma, 18 gennaio 2021 – SIMEST rafforza il supporto all’export italiano di beni di investimento e servizi: da oggi sono operativi il “Contributo su Leasing all’Esportazione” e il “Contributo su Lettere di Credito Export”, due nuovi strumenti agevolati su risorse gestite per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

In particolare:

I due nuovi strumenti si affiancano ai già operativi Contributo Export su Credito Fornitore e Contributo Export su Credito Acquirente, che SIMEST eroga a sostegno delle aziende italiane esportatrici di beni di investimento e servizi: in un contesto internazionale reso complesso dalla pandemia, l’accesso a un ventaglio più ampio di agevolazioni potrà contribuire a consolidare e migliorare il posizionamento delle imprese nazionali – in particolare PMI e MidCap - nei confronti dei competitor internazionali.

Divieto di asporto dopo le ore 18 per bar, enoteche, pasticcierie inserito nel Dpcm del 16/12/2021. Dura condanna di Apit Italia nei confronti del provvedimento.

Dopo quasi dieci mesi dall’inizio dall’inizio della pandemia la situazione sembra immutata, con un Governo capace solo di ideare nuovi divieti e restrizioni che limitano le libertà dei cittadini e distruggono le poche attività commerciali rimaste.

Il Segretario Nazionale Raffaele Saviano esprime la sua contrarietà al nuovo Dpcm “ Il divieto di asporto dopo le ore 18 sarà fatale per migliaia di bar, enoteche ed altre attività che sono aperte per miracolo e contano su quella fascia oraria per restare aperti, pagare gli stipendi, le bollette, le tasse, far girare l’economia. Inoltre ritengo sia ora di finirla con provvedimenti che colpiscano alcuni codici Ateco rispetto ad altri, in Germania la media dei Risarcimenti è superiore al 70% , in Italia i miseri ristori del Governo Conte si attestano tra il 5 ed il 7%, è una vergogna!

Dalla norma si legge – Per i codici Ateco 56.3 e 47.25 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18-

Dunque il provvedimento colpirà bar, enoteche ed altri esercizi senza cucina, alimentando ancora una volta le divisioni interne ai titolari di esercizi commerciali, invece di trovare soluzioni a medio termine applicabili per tutti.

Il Presidente di Apit Italia Massimo Gervasi esprime la sua esasperazione : “ Apit ed i suoi Soci hanno scelto la via della protesta simbolica il15 Gennaio con io apro, è questa è la risposta del Governo? Nuovi divieti che restringono ulteriormente le possibilità di guadagno di migliaia di attività commerciali, mentre fino all’arrivo del vaccino non ci sono proposte mirate alle riaperture rapide, per salvare quello che resta della piccola e media impresa italiana “.

Direttore Agenzia delle Entrate: accettata la petizione per il rinvio al 1 Aprile 2021 per l’adeguamento dei registratori di cassa per lotteria degli scontrini. Petizione  inviata  al Senato da  PIN, Apit Italia e Rete delle Partite Iva.(Petizione n.725/2020)

Il Direttivo di Apit Italia esprime la sua soddisfazione per la concessione della   proroga  sino al 1 Aprile 2021 per l’installazione RT e lotteria degli scontrini.

La decisione dell’Agenzia dell’Entrate è frutto del lavoro indefesso del Comitato Scientifico e dei direttivi di PIN, Apit Italia e Rete delle Partite Iva.

Apit Italia ha sempre cercato di dare il suo apporto alle Istituzioni Regionali e Nazionali, contribuendo al processo legislativo con petizioni , incontri con le Commissioni e la costruzione di un canale di comunicazione efficiente e rapido, per sopperire al distacco enorme creatosi tra la Politica ed i Cittadini.

L’ Agenzia delle Entrate riconosce gli sforzi e la spinta propulsiva all’iter legislativo  di PIN,  Rete delle Partite Iva ed Apit Italia.

Qui un estratto del   Comunicato Stampa n. 389405 del 23.12. 2020 : “ In considerazione delle difficoltà conseguenti alla situazione emergenziale provocata dal Covid-19 e recependo le richieste provenienti dalle Associazioni di Categoria, viene modificato dal 1 Gennaio al 1 Aprile la data di avvio dell’utilizzo esclusivo del nuovo tracciato telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri.. e del conseguente adeguamento dei Registratori Telematici. ”

Gli interventi dei Presidenti di PIN, Apit Italia  e Rete delle Partite Iva.

Il Presidente di PIN   Antonio Sorrento visibilmente soddisfatto :

"Il lavoro incessante del nostro Comitato Tecnico- Scientifico, corroborato dall’unità di intenti raggiunta con la Rete delle Partite Iva ed Apit Italia, ha finalmente fatto modificare un provvedimento per diminuire le difficoltà di migliaia di piccole imprese. "

La Dott.ssa Marina Geirola rivendica con orgoglio l’operato delle tre Associazioni di Categoria, presenti insieme anche il 23 Dicembre a Roma  a Piazza S. Silvestro :  "In molti ora reclamano la paternità di questo risultato, anche  le Associazioni di Categoria che per mesi si sono limitate a deboli e simbolici attacchi alle sconvolgenti politiche del Governo .  Invece la petizione è frutto della coesione tra   le Associazioni  di Categoria che vogliono davvero tutelare le Partite Iva, combattendo con costanza l’ingiustizia fiscale, che sta devastando le poche imprese sopravvissute alla pandemia. "

Chiosa   finale del Presidente Apit Italia Massimo Gervasi: "Questo rinvio   non solo  concede alle imprese più tempo per ottemperare agli obblighi di legge, ma sarà determinante per Apit Italia per ideare e proporre possibili rivisitazioni della normativa vigente. "(Roma, 26/12/2020).

Covid-19 - Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di 3 clinici e sospende il veto imposto dall’Aifa: sì alla cura domiciliare e tempestiva con HCL.

Il professor Alessandro Capucci tra i tre firmatari.

APIT ITALIA, l’Associazione delle Partite Iva del Territorio Italia ringrazia il Prof. Capucci, Responsabile del suo Comitato Scientifico, per aver portato avanti questa battaglia insieme ad altri colleghi. APIT ITALIA ha fatto suo anche l’appello di Capucci ai Presidenti delle Regioni ed agli Assessori alla Sanità affinchè partano i protocolli di cura a casa dei pazienti sintomatici con un medicinale come l’idrossiclorochina da somministrare tempestivamente e dal costo di soli 6 euro!

Ora è ufficiale: il Consiglio di Stato ha dato ragione ai medici che da mesi curano i pazienti tempestivamente a casa e torto all’AIFA che ha vietato in tutti questi mesi l’utilizzo dell’idrossiclorochina, un medicinale che si è rivelato efficace per debellare il Covid-19 se assunto subito, alle prime avvisaglie di possibile contagio. Una giornata importante per la cura contro il Covid-19 che cambierà decisamente il paradigma di cura e permetterà di evitare i lunghi periodi di attesa per un tampone, e le prolungate chiusure di tutte le attività. Questa decisione è frutto del lavoro incessante da Aprile , da parte del Professor Capucci, il Prof Luigi Cavanna, i Dottori Paola Varese ed Andrea Mangiagalli nonché di migliaia di medici che sostengono che una alternativa al lockdown ( in attesa di un possibile vaccino) esiste.

Il ricorso al Consiglio di Stato infatti è stato firmato da Alessandro Capucci, Luigi Cavanna e Paola Varese, che hanno affidato l’incarico all’ Avvocato Valentina Piraino.

Il Presidente di Apit Italia Massimo Gervasi esprime la sua soddisfazione: “Apit Italia ha appoggiato fin da subito l’appello del Professor Capucci ( in allegato), inviandolo a sua volta ai referenti istituzionali.

Apit Italia, nei riguardi dell'emergenza Covid-19, ha deciso di portare avanti una linea di responsabilità e rispetto delle regole, tuttavia il prolungato lockdown è semplicemente insostenibile per milioni di italiani, titolari di attività commerciali, le quali sono il loro unico mezzo di sostentamento per loro famiglie. La possibilità di estendere questo protocollo di cura domiciliare a tutto il territorio nazionale e senza divieti di farmaci, potrà essere decisivo per il futuro del nostro Paese.

Pertanto Apit Italia vuole dare il suo contributo ad implementare soluzioni alternative: la nomina del Prof Alessandro Capucci come Responsabile del Comitato Scientifico dell’Associazione e nel collegio dei Probiviri ne è la prova .”

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