2 Marzo 2021

Le ragioni di uno sciopero

Dall'intervista al Presidente Massimo Gervasi che puoi leggere qui nel testo integrale, mettiamo in evidenza le ragioni dello sciopero del 10 marzo a Roma.

Il 10 marzo, data scelta per lo sciopero della Galassia  delle Partite IVA  non è stata scelto a caso: è passato un anno esatto dal primo lock-down: un anno di incognite e di sconfitte sanitarie ed economiche.  Inizialmente per noi tutti ed in particolar modo per le nostre Istituzioni tutto è avvenuto in un modo alquanto “imprevisto” (lo stesso Ministero della Sanità era incredibilmente impreparato ad una simile Pandemia), oggi però, a distanza di tanto tempo, laddove tutto è oramai “previsto”, siamo ancora al punto zero, ma più deboli ed impreparati di prima.

Molte categorie, non solo le piccole e nano imprese sono state discriminatamente e duramente sacrificate dal sistema. Centinaia di migliaia di imprese oggi sono fallite non per colpa del virus, ma per le scelte sbagliate di chi ci governa.

Il 10 marzo diremo Basta. Anzi lo urleremo perché pare che nessuno ci abbia mai voluto  sentire. Basta essere considerati il bancomat di uno Stato che in questo frangente si è dimostrato sprecone, disorganizzato e incapace.

Sarà principalmente uno sciopero fiscale: se tu mi chiudi io non ti pago. 

Al Governo chiediamo per prima cosa un mea culpa: nessuno ha pagato per evidenti errori di valutazione; le conseguenze sono sempre toccate a noi del mondo del privato.

Non cerchiamo assistenzialismo, vogliamo garanzie.

Serve una Riforma vera del sistema fiscale. Servono garanzie sul creditosui futuri investimenti.

Le imprese sono pronte ad investire sul cambiamento ma le banche non accettano di rischiare dopo tanta incertezza.

Sarebbe importante che parte del Recovery Plan che io preferisco chiamare con il suo nome “Next Generation” fosse dedicato alle garanzie di Stato sugli investimenti del privato.  

Serve diminuire enormemente il costo del lavoro.

Serve investire sui giovani, sull’istruzione e sulla formazione. Servono più controlli sugli sprechi pubblici: la magistratura contabile e l'Autorità Anticorruzione che fine hanno fatto?

Occorre riformare il sistema di controllo fiscale: le Agenzie delle Entrate sono molto spesso colpevoli e causa del fallimento di centinaia di migliaia di imprese con richieste di interessi illegittimi su sanzioni e soprattutto accertamenti fantasma su aziende sane.

Per scoprire poi che i funzionari dell’ADE ricevono bonus sugli accertamenti. 

In conclusione: serve controllare il controllore.

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